mercoledì 13 marzo 2013

INTERVIEW #006, LORENZO DE BLANCK




Dj, Producer e collezionista di vinili, questo è Lorenzo, andiamo a conoscerlo meglio.

Chi è Lorenzo de Blanck? 

Uno che odia registrare i podcast.

Come nasce e come giudichi la tua passione per la musica elettronica?

Nasce verso l’età di 14/15 anni ascoltando i primi dischi house. In quegli anni andavamo a ballare la domenica pomeriggio. Lì rimasi incantato ascoltando alcuni dischi e colpito in maniera folgorante dal ruolo del dj. Trovavo affascinante che l’atmosfera e l'energia all'interno del locale era completamente una conseguenza dei dischi che decideva di suonare. Da li in poi la passione è sempre cresciuta e mi ha fatto esplorare le varie sfumature della musica dance ed elettronica affinando nel tempo il mio gusto musicale. Quando ho deciso di comprare i primi giradischi non ci ho pensato due volte, sapevo che volevo fare il dj.

Qual è stata l’esperienza che ti ha maturato di più nel corso degli anni?

Sicuramente i 3 anni in cui sono stato dj resident del sabato sera al Sinatra di Ferrara dal 2003. Ero l’unico dj nella mia sala durante tutta la serata e suonavo 4-5 ore tutti i sabati. Con questa esperienza ho imparato a gestirmi il dj-set dall’inizio alla fine. Poi ho suonato in molti altri locali fantastici e suonato insieme ad alcuni tra i migliori dj al mondo, tutte esperienze che mi sono servite a migliorarmi sempre, ma la responsabilità di una sala da gestirmi musicalmente per tutta la notte è quella che mi ha fatto “maturare” di più come dj.

Parlaci del progetto Simple.

Simple nasce dal desiderio di creare una serata cucita intorno ai miei gusti musicali proponendo qualcosa di nuovo nella mia città. Per questa one-night serviva un club con un impianto audio di altissimo livello e una struttura adeguata al mio progetto. Ho trovato queste caratteristiche nel Suono Club. Il Simple è una serata completamente diversa sotto diversi aspetti da tutte le altre organizzate nel locale e nella zona. La prima caratteristica è la linea musicale prevalentemente techno, chi viene al Simple sa che la musica è l’ingrediente fondamentale e ogni artista che ci suona viene coinvolto da una atmosfera che io ritengo quasi magica. Un party in cui l’artista si può esprimere al 100% e questo grazie soprattutto a un pubblico attento, aperto alle novità e che veramente vuole divertirsi dal primo all’ultimo disco. Julian Jeweil, Dustin Zahn, Layo (Layo&Bushwacka!) sono alcuni dei nomi che si sono esibiti al Simple insieme a me, e questo sabato, 16 marzo, abbiamo l’onore di avere per la prima volta in Italia Barnt, la nuova punta di diamante della Kompakt che è stato recentemente al Panorama Bar e in Boiler Room. Potrei parlarti del progetto Simple per due giorni interi, ma per capire di cosa si tratta posso consigliare solamente di venire a viverlo.

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